All’incontro, oltre a Musolino, hanno preso parte il segretario metropolitano dem Antonio Morabito, l’assessora alla Sanità del Comune di Villa Maria Grazia Melito, e altri vertici del Pd villese (Enzo Insardà, Domenico De Marco, Domenico Tedesco, Massimo Bulsei).
«Come progressisti attenti alla tutela e allo sviluppo della Medicina di Territorio – commenta Musolino – siamo contenti del potenziamento delle ore di specialistica annunciateci da dott. Caridi.
Finalmente i servizi di ortopedia, otorinolaringoiatria, fisiatria, oculistica, urologia, cardiologia, saranno dotati di specialisti operativi per ore congrue rispetto all’utenza coinvolta. Purtroppo, però, questo parziale potenziamento non risolverà le criticità più acute che coinvolgono il Poliambulatorio villese. Si palesa senza apparente soluzione, infatti, la questione dell’assenza di impiegati e funzionari amministrativi di ruolo; figure indispensabili per garantire i nuovi e vecchi servizi sanitari offerti. Non basta, a nostro parere, il ricorso – per poche ore giornaliere – ai canali di precariato regionale. Non basta chiedere di utilizzare vecchie graduatorie del GOM».
«La Politica Regionale, competente sulla Sanità Pubblica, deve, infatti, decidere – prosegue il segretario dem – di implementare le risorse umane delle Aziende Sanitarie, ha l’obbligo costituzionale di investire in nuovi concorsi per dipendenti amministrativi.
Non farlo, rimandare sine die, scaricare sulla dirigenza ASP queste mancanze, significa depotenziare di fatto – sostanzialmente – la medicina di territorio, significa dirottare i pazienti – i pochi che possono ancora permetterselo – verso la sanità privata, quella a pagamento.
A che serve, infatti, aumentare le ore di specialistica, ad esempio, se i call center non funzionano, se in pochi sono costretti a gestire le agende dei professionisti, se manca chi rinnova le esenzioni dei Tickets sanitari, se non c’e’ nessuno, o quasi, ad accogliere l’utenza e a raccogliere le pratiche amministrativo-butocratiche, se bisogna stazionare alle cinque della mattina per fare la fila fuori dall’ambulatorio solo per cambiare un medico di base?
Il problema del Poliambulatorio villese e’ primariamente, dunque, un problema di scelte politiche, di investimenti, di risorse umane, di organizzazione, di scarsità di strumenti e operatori stabili».
Ecco perché il Circolo PD villese – fa sapere inoltre Musolino – «ha chiesto – e il dott. Caridi si e’ reso disponibile a veicolare la richiesta al Commissario dell’Asp reggina, dott.ssa Lucia Di Furia – l’attivazione di un tavolo di confronto che, diretto appunto dal Commissario Straordinario, veda la partecipazione del Comune di Villa e degli altri Comuni coinvolti nell’ambito territoriale coperto dal Poliambulatorio villese, della Politica e della Dirigenza Sanitaria della Regione Calabria guidata da Roberto Occhiuto, dei Sindacati dei lavoratori della Funzione Pubblica. Un’utenza amareggiata da lungaggini infinite, ritardi cronici, disservizi reiterati, può giungere purtroppo – e senza alcuna minima giustificazione – a ingenerare anche problemi di ordine pubblico, ad un’aggressività che inevitabilmente scarica sui lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale. Riunirsi, invece, per valutare insieme come risolvere, ad esempio, la chiusura del Punto Unico di Accesso (PUA) che consentirebbe all’utenza villese di depositare in loco le istanze e i documenti relativi all’ assistenza domiciliare (senza affollare gli uffici di Reggio); per cercare di dare concretezza alla Convenzione – stipulata tra ASP e Comune – diretta all’attivazione di un sistema di ausilio al pronto intervento, anche attraverso la messa a disposizione di ambulanze attrezzate; per razionalizzare il servizio di vaccinazione, attraverso l’accorpamento in locali idonei e fruibili da passeggini e sedie a rotelle; significherebbe, di contro, contribuire a proiettare nel futuro non solo il Poliambulatorio villese – sempre più centrale nell’ offerta sanitaria dopo la parziale chiusura dell’Ospedale di Scilla – ma tutta la Medicina di Territorio, al servizio precipuo dell’ utenza più debole: malati, anziani, non abbienti.
Sul punto il Circolo villese e’ contento di aver raccolto anche il consenso e il contributo fattivo di Romolo Piscioneri, Segretario Generale della CISL Metropolitana e, proprio per questo, la richiesta dell’attivazione di un tavolo comune di discussione e risoluzione e’ aperta al contributo di tutte le sigle Sindacali (già destinatarie dell’inoltro del documento dei Democratici villesi)».
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