VILLA SAN GIOVANNI – «Le infrastrutture necessarie: sistema di mobilità intermodale e polo logistico di interscambio merci». Questo il titolo del documento diffuso nei giorni scorsi dal Circolo del Partito democratico di Villa San Giovanni e sottoscritto da Lina Vilardi, Domenico Tedesco, Domenico De Marco, Vincenzo Bulsei e Salvatore Ciccone.
«Villa San Giovanni – si legge all’inizio del documento – è una città di mare e, per tanto, la sua storia – come il suo destino – sono strettamente legati al suo porto, ai trasporti e alla mobilità.
Negare la realtà, occuparsi di “fanta politica” producendo documenti che pretendono di sganciare Villa dal suo territorio e dal suo porto per collocarla chissà dove, non è utile, anzi è deleterio, rischia di compromettere il futuro anche occupazionale della Città, rigetta pavidamente le responsabilità amministrative su altri e declina il decisivo tema ambientale e della tutela della salute in modo superficiale e meramente demagogico.
Nel tempo, il sistema produttivo (locale e nazionale) e dei trasporti (locali e nazionali) si è evoluto, ha modificato le sue caratteristiche e l’organizzazione delle sue infrastrutture e ciò si ripropone di continuo. Compito degli attori politici e sociali del territorio è conoscere ed affrontare insieme queste novità, interpretare le prospettive che si aprono, mantenendo come bussola l’interesse pubblico, il diritto dei villesi di crescere nello sviluppo sostenibile, senza pregiudicare qualità di vita e salute.
E nel destino di Villa continua ad esserci la ferrovia che la collega al resto del Paese, il sistema di composizione e ricomposizione dei treni, le invasature portuali che garantiscono il servizio navi da e per la Sicilia.
Tutto questo è reale, concreto, ancora produttivo!
«Non va negato, va governato – si legge ancora nel documento – facendo sì che gli interessi di Villa divengano il cuore di ogni interlocuzione pubblica con i diversi soggetti coinvolti».
Storicamente, quindi, Villa San Giovanni si è sempre più qualificata come la Città dell’intermodalità per eccellenza; il posto cioè, dove si cambiava – e si cambia – modalità di trasporto (auto, bus, treno, nave).
Possiamo ancora affermare che lo scambio intermodale è il valore aggiunto della Città, cui si somma – senza alcuna contraddizione – lo sviluppo turistico: una possibilità garantita dalla fruizione delle sue spiagge e del suo mare, anche grazie alla rinaturalizzazione di quegli approdi che andranno sottratti all’impresa e all’industria per tornare nella disponibilità piena, ricreativa, estetica, dei cittadini e dei turisti.
Tutto ciò, però, sarà possibile solo se si continuerà a lavorare in unità nell’interesse di Villa.
Negli anni – anche negli ultimi anni – Il Comune di Villa San Giovanni ha sviluppato progettualità ed iniziative finalizzate a razionalizzare il sistema, a congiungere sostenibilità, crescita, sviluppo e lotta all’inquinamento.
Si è puntato con vari strumenti (accordo di programma del 92, fondi Fintecna del 2007, deliberazioni consiliari, interventi Regionali, ipotesi varie e studi di fattibilità, etc.) a superare il più possibile le differenze politiche per giungere ad un compromesso alto per il bene comune; e un ruolo fondamentale in tal senso è stato svolto sicuramente dal Centrosinistra cittadino. L‘obiettivo di tutti i veri riformatori è stato – ed è ancora – quello di operare – attraverso una “visione” globale del sistema di mobilità intermodale di attraversamento dello stretto – per la creazione di un polo logistico di interscambio merci, per la progettazione e la realizzazione – finalmente – di nuove e moderne infrastrutture portuali necessarie per liberare Villa dall’incubo dell’inquinamento, senza perdersi in opposizioni strumentali a prescindere che, come tali infeconde, rischiano solo di confondere ulteriormente la cittadinanza.
Orbene, così come nel 1992, nel 2008, nel 2010 – con il primo documento di sintesi di Piano Strategico – a distanza di dieci anni la Città – occorre dirlo con forza – non si è fatta trovare impreparata e, al di là degli schieramenti di parte, in una temperie caratterizzata dal progressivo sfaldarsi del consenso politico del Centrodestra cittadino, il 22 dicembre 2020, con protocollo n. 33395, si è riusciti ad inoltrare alla Struttura Tecnica di Missione per l’indirizzo Strategico del MIT (così come richiesto a tutti gli Amministratori in occasione dell’incontro in videoconferenza del 14 dicembre 2020) la documentazione di riferimento per gli indirizzi strategici della Città».
Continuano i vertici del Pd villese: «Noi senz’ altro – come Partito Democratico – continuiamo a rivendicare quell’iniziativa unitaria e l’impulso della minoranza consiliare di allora ( 2017-2022) che ha saputo porre in essere un ruolo spesso sostitutivo rispetto al faticosissimo travaglio della ex Maggioranza di Centrodestra, contribuendo a salvare e a trasmettere idee progettuali e documenti di indirizzo – grazie anche all’opera dei diversi commissari prefettizi intervenuti – prima che tutto fosse travolto dalla certificazione del dissesto economico dell’Ente, le cui responsabilità chiare sono state confermate dai cittadini al voto nelle ultime elezioni comunali.
Ciò che accade oggi, quindi, ha senz’altro radici nel passato e le migliori esperienze delle diverse consiliature intercorse – soprattutto quelle che hanno teso all’unità concreta nell’esclusivo interesse di Villa – vanno comprese e riconosciute.
In particolare, alcune delle idee progettuali, come quelle relative al del c.d “Porto a Sud” (Bolano di Villa S. Giovanni), idea storica del Centrosinistra dello Stretto, votato all’unanimità dall’intero consiglio comunale e dal consiglio Metropolitano (consiliatura 2017 – 2022) rappresentano bene quella concretezza operativa espressione di una politica fattiva che ha al centro Villa.
Vogliamo rammentare, dunque, le azioni e i passaggi che sono divenuti attività preparatorie, utili trasmissioni di atti e conoscenze, che hanno consentito di pervenire, finalmente, all’indizione della “gara mediante procedura aperta, realizzata dalla Città Metropolitana per lo studio di fattibilità tecnico economica, finalizzata alla realizzazione delle infrastrutture e l’intermodalita tra i vari sistemi di mobilita di collegamento al Porto di Villa San Giovanni (RC)”.
Questa gara è oggi davvero un punto fermo importante per Villa e la CM ha dimostrato di aver compiutamente messo a frutto le tante interlocuzioni, riunioni, documenti, studi, ricerche e dibattiti che in questi anni si sono tenuti a Villa, nei Consigli Comunali, in tutti i luoghi istituzionali, nelle Commissioni competenti e che oggi auspichiamo continuino.
In questa settimana si svolgeranno le operazioni di acquisizione delle offerte seguenti al bando indetto e le valutazioni da parte della commissione esaminatrice nominata dal settore preposto.
Tutto congiura al meglio – fino al momento, si intende – e occorre mantenere però l’attenzione alta – ed è questo lo scopo di questo documento politico offerto alla cittadinanza e ai suoi Amministratori – perché è importante comprendere che solo l’unità di intenti per Villa – senza svilire le legittime e importanti differenze politiche – può giungere al risultato auspicato da tutti: crescita nello sviluppo economico/occupazionale, senza cedere di un millimetro sulla tutela della salute.
In questa fase, infatti, appare inutile dividersi sul Porto e sulle nuove Infrastrutture, proprio perché la seconda fase dell’iter progettuale legato al bando predetto – la fase più operativa e concreta – vedrà tornare protagonista la Città, le sue Istituzioni, gli attori sociali, tutti chiamati ad esprimere – in conferenza di servizi con gli Enti competenti sull’area – valutazioni, correzioni, idee, richiamando anche il proficuo lavoro già prodotto in passato, evidentemente già incamerato dalla Città Metropolitana.
Certamente sono stati fondamentali, a supporto dell’iter di preparazione della gara, le indicazioni fornite dalle Istituzioni villesi in occasione delle diverse conferenze in aula consiliare tra il gennaio e il marzo 2022, momenti di confronto richiesti e ottenuti dai rappresentanti politici in consiglio di allora, con la condivisione dei commissari prefettizi.
Il lavoro della Commissione Piano Strategico, inoltre, ha portato contributi qualificati, e momenti di confronto fecondo come non accadeva da tantissimi anni a Villa San Giovanni».
E infine: «Occorre continuare su questa strada – di certo non affezionandosi alle forme e individuando quindi nuove strategie di collaborazione e dialogo tra Maggioranza e Opposizione – in modo da garantire all’Amministrazione in carica più forza al tavolo del confronto – sul futuro di Villa, di noi tutti – con il Comune di RC, con la Città Metropolitana, con Anas, Ferrovie dello Stato, Demanio, con l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e le Capitanerie di Porto.
Occorre ancora oggi lavorare per integrare e consegnare elaborazioni grafiche finalizzate, sempre meglio, a rendere comprensibili le scelte, e gli indirizzi politici che riguardano il territorio villese.
Occorre consapevolezza politica sui limiti dell’autosufficienza e delle critiche demolitrici e sul fatto che occorreranno studi specifici, progetti di fattibilità e fondi indispensabili per pervenire alla realizzazione delle opere così come saranno progettate.
E sia la CM che L’Autorità dello Stretto avranno bisogno di Villa, del suo peso politico, per intercettare tutti gli strumenti possibili di finanziamento, per realizzare un futuro di sviluppo e di salute.
Siamo fiduciosi nel lavoro che rimane da fare nei prossimi mesi, siamo fiduciosi nell’articolazione proficua del confronto con le istituzioni locali e sovracomunali, per raggiungere – lo ribadiamo – l’obiettivo di un polo logistico moderno che sviluppi le potenzialità dell’esistente, programmi e realizzi ciò che è necessario per il futuro.
Noi siamo qui, presenti, disponibili nel dare alla Città ogni possibile e utile contributo tecnico- politico che possa agevolare il lavoro della Maggioranza e dell’Opposizione, che possa stimolare gli amministratori tutti a crescere nel dialogo».
E il segretario Enzo Musolino aggiunge: «È questo il senso di un documento politico presentato ai cittadini e agli amministratori nel contesto della pubblicazione del bando della CM sulla progettazione del nuovo porto di Villa: la storia e il destino di Villa coincidono con il suo porto, da una parte, e con il possibile sviluppo turistico dall’altra; emerge un “metodo” – di collaborazione e di dialogo tra diverse parti politiche – che il Centrosinistra e il Partito Democratico hanno coltivato ed è stato utile per pervenire a quei lavori e dibattiti preparatori che, senz’altro, sono stati utili alla CM per la predisposizione di questo bando per lo studio di fattibilità;
È necessario per l’interesse di Villa resistere tanto alla tentazione di chi governa di stringersi nell’autosufficienza e di chiudersi nel “Palazzo”, quanto, dal lato dell’opposizione, alla tentazione infeconda di abbandonarsi a critiche ideologiche, immotivate, dettate solo dal desiderio di riscatto delle minoranze bocciate al voto»
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