CAMPO CALABRO – Dopo il civico consesso dello scorso mercoledì il gruppo consiliare Campo Popolare va all’attacco del primo cittadino e della sua maggioranza, e lo fa attraverso un comunicato stampa dal titolo “Il garbo istituzionale come regolamento morale e politico”.
«Il sindaco Repaci – denunciano i consiglieri d’opposizione – cerca di mettere il bavaglio alla minoranza. A tre mesi dall’ultima riunione, il Consiglio comunale si riunisce solo per approvare adempimenti tecnici obbligatori. In apertura di seduta il capogruppo della minoranza Giovanni Richichi chiede di essere informati circa l’andamento della progettazione della strada a scorrimento veloce Campo Calabro – San Roberto al fine di consentire al Consiglio di discutere gli indirizzi prima della conclusione dell’iter. Contrariamente a quanto declamato sui social, riguardo al coinvolgimento della comunità sulle scelte, il sindaco impedisce la discussione, con la compiacenza della maggioranza silente, adducendo ad un fantomatico regolamento che ne impedirebbe la discussione. Nello stesso Consiglio, con otto mesi di ritardo, hanno finalmente visto la luce le commissioni consiliari permanenti».
«Per quasi un anno – osservano i consiglieri di Campo Popolare – non ci è stato permesso di conoscere nulla dell’azione politica-amministrativa se non a fatto compiuto. Ed ancora come mai, non si riunisce la conferenza dei capigruppo, obbligatoria per legge, prima della convocazione dei consigli comunale? Tutti interrogativi che hanno provocato una vivace contrapposizione tra il sindaco Repaci e l’ex sindaco Scopelliti, il quale a tal proposito ha dichiarato: “non è assolutamente vero che non possono essere proposti argomenti di discussione in apertura di seduta, lo prevede il regolamento soprattutto se viene convocato senza aver sentito la conferenza dei capi gruppo consiliari. A tal proposito la maggioranza è stata negligente ed inadempiente nel tentativo di impedire alla minoranza di esprimersi, non può valere il criterio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda della convenienza, già in passato in maniera pilatesca ci si era lavate le mani ciò è inammissibile”».
Il gruppo consiliare Campo Popolare obietta «di non essere stato mai convolto nelle fasi di discussione, di progettazione e di programmazione delle attività che l’attuale maggioranza ha deciso d’intraprendere in questi mesi. Dispiace che si faccia sui social una forte demagogia sulla partecipazione che poi di fatto risulta apparente e astratta, dispiace che nessuno dell’attuale maggioranza, pur popolata da tanti giovani, abbia mai sentito l’esigenza politica di sentire la minoranza consiliare per condividere o avviare un confronto sano e costruttivo sulle problematiche del paese. Annunci sui social che fanno aumentare l’io di qualcuno ma che, secondo noi, non contengono il giusto garbo istituzionale che si dovrebbe avere, per il nostro modo di vedere la politica, per chi rappresenta la cittadinanza in consiglio comunale».
Ed ancora la minoranza evidenzia: «Il volere avviare una riflessione consiliare sulla tematica della strada a scorrimento Campo Calabro-San Roberto, circa l’ innesto di una strada mare monti che collega la montagna ed i paesi dell’ entroterra con la costa non può bypassare Campo Calabro che storicamente è stato sempre ‘conurbato’ economicamente e culturalmente con tali paesi limitrofi e con l’ Aspromonte e in relazione agli esercizi commerciali adiacenti alla zona interessata in prossimità del centro di Campo Calabro, comporterebbe un minor calpestio, una minore affluenza dei clienti, un minor fatturato, perdita in termini di redditività di ricavi, la zona interessata rappresenta il tessuto economico più importante del paese per i maggiori introiti, in termini di liquidità e solidità».
L’auspicio della minoranza, così come spiegato dal consigliere Rocco Messineo, è «che le commissioni svolgano il ruolo di coinvolgimento previsto dalla norma e consentano la condivisione dei problemi nell’interesse di tutta la comunità. In occasione dell’approvazione del documento di programmazione, per come anticipato dal sindaco tra poche settimane, la minoranza anticipa vivaci osservazioni circa lo stato dei lavori della scuola dell’infanzia di Campo Centro che ormai è oggetto di infiniti lavori di ammodernamento. A che punto sono i lavori? Quali sono i problemi connessi ai ritardi? Speriamo – conclude Messineo – che le commissioni segnino un cambio di passo rispetto alla tanta decantata partecipazione e che il Consiglio comunale torni ad essere il luogo del confronto e delle scelte, nel rispetto naturalmente delle regole democratiche».
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