VILLA SAN GIOVANNI – Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento” replicano alla società “Marina dello Stretto Srl” protagonista di una pagina a pagamento sui quotidiani Gazzetta del Sud e Quotidiano del Sud:
«Ben conosciamo i presupposti giuridici del project financing e la delibera ANAC 329/2021, così come questo ente, resistendo al TAR (causa vinta) contro la società destinataria dell’unico p.f. di questo comune, ha posto le basi per una più approfondita valutazione dello strumento che ‘Marina dello Stretto’ sbandiera come presentato nell’esclusivo interesse della Città.
Ma rispetto al project financing del molo sottoflutto non possiamo tacere, per amore di verità, da alcune considerazioni.
Abbiamo incontrato la società venerdì 17 marzo 2023 e le abbiamo rappresentato quanto di seguito, che attiene una scelta politica presa da questa amministrazione comunale il 4 agosto scorso, allorché si decise di destinare un finanziamento ministeriale alla realizzazione di un progetto di fattibilità tecnico economica per realizzare nel molo di Croce Rossa l’approdo turistico che la Città vuole per il suo sviluppo.
La scelta politica, dunque, di avere questo ente un suo progetto non è di oggi e non è corretto dire che la politica ha avuto un ‘forte atteggiamento di chiusura’, almeno non questa classe dirigente, perché noi rispondiamo dal 13 giugno 2022 e non certo per chi non ha fatto nulla dalla presentazione del project financing nel 2019.
Questa Amministrazione ha deciso di voler prioritariamente seguire una strada differente: dotarsi di un proprio progetto, con questi provare ad attingere ai finanziamenti pubblici, garantire a tutti gli operatori economici libera concorrenza per la realizzazione prima e la gestione poi dell’approdo turistico.
I tempi e i costi? Non li conosciamo ancora è vero, ma sappiamo che quella proposta valeva 6 milioni di euro e il comune avrebbe avuto una royalty per gli anni di gestione. Dovevamo rinunciare a priori a un approdo di maggior valore? A una possibilità di rendimento netta maggiore per l’ente? Perché dovevamo rinunciare a priori a una gestione dell’approdo da parte dell’ente o a una cogestione con privati?
Sul molo alcuno ha diritto di prelazione!
Una scelta politica di cui rivendichiamo con forza autonomia e che abbiamo assunto con scienza e coscienza.
Non tutte le scelte sono le migliori e se lo saranno lo dirà il tempo.
A noi amministratori tocca, però, fare le scelte giuste in un dato momento storico e nell’interesse della Comunità tutta: riteniamo di aver fatto questo».
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