REGGIO CALABRIA – «Quando la mancanza di manutenzione ordinaria, l’assenza di visione (sia a medio che a lungo termine), l’incapacità di programmare non solo interventi strutturati ma anche piccole iniziative che potrebbero trasformarsi in azioni virtuose, intaccano il nostro più grande patrimonio naturale, cioè le bellezze costiere, non si può stare zitti e far finta di nulla».
A dirlo è Roberto Vizzari, Consigliere comunale di Forza Italia.
«È bastata una breve passeggiata sul Lungomare di Catona per rimanere allibiti di fronte all’ennesimo disastro che porta la firma di questa Amministrazione comunale. E non ritengo affatto esagerato usare il termine disastro, perché percorrendo tutto il litorale della zona nord di Reggio, dalla ‘Marinella’ sino ad arrivare quasi a Gallico, ciò che si vede è impietoso, oltre che irrispettoso nei confronti dei cittadini che pagano le tasse e della natura stessa che ci ha donato queste enormi potenzialità.
Uno dei pochi tratti cittadini in cui l’erosione costiera non ha ancora fatto da padrona, è stato gettato nel dimenticatoio, nell’abbandono totale, dall’incapacità amministrativa e politica di chi governa Reggio da 8 anni. All’incuria generale, quindi erbacce, buche, marciapiedi divelti, perdite d’acqua, piazzette abbandonate e mucchietti di spazzatura qua e là, c’è da aggiungersi la situazione davvero drammatica che riguarda la spiaggia. Della baia richiamata da Dante nella Divina Commedia, della gloriosa meta turistica degli anni ‘80, non vi è neppure la brutta copia. Chi è nelle possibilità economiche di usufruire di uno stabilimento balneare, avrà di certo l’opportunità di godere di una spiaggia con panorama unico (a patto di rimanere però confinato nel lido); chi invece intenderà sostare nelle aree libere, sono certo sarà del tutto inibito dal farlo, anche perché, stando alle attuali condizioni di Catona, trascorrere il tempo libero al mare sarà di fatto impossibile: la fiumara ha tracciato una separazione netta e, ad oggi, soprattutto a piedi, invalicabile tra l’ex Centro Svizzero e la parte a mare di Spontone. Nell’area marina all’altezza della Piazza dove dimora la statua di San Francesco, l’arenile è praticamente diviso in due, in corrispondenza di un tombino crollato e mai riparato, che con il tempo ha peggiorato il danno. Sotto la Piazzetta del Marinaio (anch’essa trascurata e malandata) campeggia, in bella vista, un’enorme ferita, una sorta di profondo canale che giunge sino in mare. La medesima fotografia la ritroviamo alla fine di quella che possiamo indicare come ‘parte vecchia’ della via Marina, visto che il tratto successivo, che arriva al depuratore di Gallico, è stato costruito molto dopo, sebbene non sia affatto messo meglio. Anzi.
Rimanere impassibili dinnanzi ad un tale scempio – conclude il Consigliere Vizzari – vuol dire non avere cura dei propri luoghi, non avere a cuore l’inestimabile patrimonio naturale e quindi l’enorme potenziale turistico di questa Città, non avere rispetto per i pochi turisti che nonostante tutto scelgono ancora Reggio per trascorrere le vacanze estive, non guardare al futuro dei nostri figli e, soprattutto, non avere alcuna considerazione di chi ancora, con immenso coraggio e orgoglio, vive e investe in questa terra».
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