VILLA SAN GIOVANNI – «Sono passati dieci mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, e ancora oggi si registra immobilismo nei confronti del settore delle Politiche Sociali, nonostante l’apparato strutturale sia fornito di risorse umane competenti, che ognuno per il suo ruolo, lavora incessantemente per dare risposte agli innumerevoli problemi sociali, pur non avendo percepito una remunerazione mensile in maniera puntuale per ben nove mesi». È quanto hanno denunciato, nei giorni scorsi, i consiglieri di minoranza i consiglieri comunali di minoranza Stefania Calderone, Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari e Domenico De Marco.
Il bando “sfumato”
«Con rammarico – ha continuato la minoranza – apprendiamo e segnaliamo che, dalla visione degli atti pubblicati da Città Metropolitana, il nostro Comune non figura tra i Comuni partecipanti all’Avviso Pubblico n. 421/2022 rivolto ai Comuni del Territorio metropolitano per la selezione di progetti di Utilità Sociale da realizzare sul territorio metropolitano, prorogato con successivo avviso, che permetteva ai comuni di presentare un loro progetto entro il 13/2/2023, con le finalità di:
- iniziative/attività/animazione sociale/trasporto solidale per minori, anziani, giovani, soggetti con difficoltà, al fine di favorire lo sviluppo all’autostima e la consapevolezza delle proprie potenzialità;
- iniziative a sostegno della disabilità per promuovere l’inclusione e la partecipazione di sportelli di ascolto/attività di supporto/sostegno psicologico/educativo per le famiglie, giovani, donne in difficoltà;
- attività di socializzazione, aggregazione, interscambio tra gli anziani e i giovani;
- spiagge aperte ed accessibili con interazione tra pubblico e privato ed associazionismo per l’inclusione sociale per l’abbattimento delle barriere e le difficoltà d’accesso ai servizi, facilitando il movimento in spiaggia e in acqua delle persone con disabilità;
perdendo, così, la possibilità di poter realizzare un Progetto di utilità sociale in uno di questi ambiti!».
E infine: «Basti pensare che la limitrofa Campo Calabro realizzerà il Progetto da Essa presentato, ed ancora, che Comuni geograficamente posti sul mare, esattamente come il nostro, abbiano presentato e visto approvati progetti volti a rendere le spiagge accessibili a tutti, nell’ottica dell’inclusione sociale.
Invece, la Città di Villa San Giovanni, ad oggi ancora arranca, e, non solo perde l’opportunità di pensare e realizzare progetti utili alla comunità, ma aspetta anche che la Sala Caracciolo sia accessibile a tutti, con la realizzazione dell’ascensore di Palazzo San Giovanni.
Anche oggi Villa diventerà inclusiva domani!».
La replica della coalizione di governo guidata dal sindaco Giusy Caminiti
«La mancata partecipazione del comune al bando di Città Metropolitana per la selezione di “Progetti di utilità sociale” – hanno dichiarato sindaco, giunta e gruppo consiliare “Città in movimento” – ci impone delle spiegazioni alla Città, ma prima di tutto ci obbliga a chiedere scusa ai tanti che non potranno fruire di quei servizi che si sarebbero potuti attivare: purtroppo sono stati indotti in errore da coloro i quali, per colpire quest’Amministrazione e ingenerare collera nei nostri confronti, hanno deciso di illudere proprio la parte più fragile e bisognosa, senza l’onestà di dire che quel bando non era sostenibile dal Comune di Villa San Giovanni, a causa della situazione di dissesto e della gestione provvisoria dell’Ente.
Per quest’Amministrazione – si legge ancora nel comunicato della maggioranza – l’equità sociale, l’integrazione e la solidarietà non sono enunciazioni di principio ma obiettivi concreti da raggiungere: siamo assolutamente convinti dell’urgenza e necessità di non lasciare indietro nessuno, non solo perché su questi parametri si fonda il grado e il livello di civiltà di una Comunità, ma perché sappiamo che, al di là delle statistiche e dei numeri, i più fragili e svantaggiati hanno il diritto di interagire con il mondo circostante.
Il bando di Città Metropolitana per i “Progetti di utilità sociale” – prosegue il comunicato -rappresentava un nuovo tassello ad un’opera che stiamo portando avanti senza annunci e proclami: per questa ragione abbiamo chiesto agli uffici, nell’immediatezza della pubblicazione dell’avviso il 28 dicembre 2022, adeguati approfondimenti su un finanziamento che sembrava soddisfare, almeno in parte, la ragione stessa del nostro impegno per la Città.
Nella speranza di acquisire il punteggio su tutte le voci richieste dal bando, avevamo scelto di optare per “Spiagge accessibili”, aspirando ad ottenere il finanziamento. Purtroppo, però, ci siamo resi conto che quand’anche fossimo riusciti ad ottenere un risicato minimo non avremmo poi potuto comunque in concreto realizzare quel progetto sociale, perché si tratta di un finanziamento a rendicontazione, con richiesta di fideiussione per l’acconto iniziale e spesa a carico dell’ente per il 25% del finanziamento stesso, per come disposto nel bando. Forse avremmo dovuto spiegarlo noi a febbraio alla Città, quando dal confronto con gli uffici è emersa l’impossibilità della presentazione della domanda a Città Metropolitana».
Hanno quindi concluso Caminiti e i suoi: «C’è una differenza tra l’avere consapevolezza di doversi fare carico di un Comune in dissesto e il poter partecipare ad avvisi pubblici di finanziamento che – come già avvenuto a settembre 2022 per il bando “Sport e periferie” che prevedeva tra i prerequisiti il cofinanziamento iscritto a bilancio – in ragione dello status di dissesto finanziario dell’Ente non consentono di concorrere.
Tuttavia, fuori da ogni imbarazzante tentativo di strumentalizzazione da parte della solita fazione politica, resta il nostro impegno, senza soluzione di continuità, a sfruttare ogni opportunità per costruire un futuro equo e solidale che riesca a ridurre gli spazi di marginalizzazione nella nostra Comunità. Stiamo lavorando a questo senza sosta».
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