VILLA SAN GIOVANNI – Sono ripartiti qualche giorno fa i lavori del lungomare, che erano fermi da oltre un mese per cause mai chiarite.
Rfi (ente aggiudicatore), Italfer (ente attuatore) ed EuroAmbiente (capofila dell’Ati che ha vinto l’appalto) hanno mantenuto gli impegni presi durante le varie interlocuzioni col sindaco Giusy Caminiti, dando seguito alle rassicurazioni più volte fornite (anche attraverso una nota ufficiale) all’amministrazione villese in merito alla ripresa degli interventi.
Dallo scorso settembre in poi, a ogni consiglio comunale, il primo cittadino ha regolarmente fatto il punto della situazione sulla riqualificazione della via marina, valutando – nelle ultime sedute – azioni legali a tutela della città nonché una eventuale protesta con i cittadini nel caso di ulteriori ritardi. Di tutto questo, almeno per il momento, non ce n’è stato bisogno, poiché il cantiere è nuovamente operativo con l’obiettivo della consegna del primo tratto dell’opera (lungomare Cenide) prima dell’inizio della stagione estiva.
A margine del sopralluogo di venerdì scorso, Giusy Caminiti ha spiegato: «È il primo sopralluogo di una serie a cadenza settimanale, e ha dato certezza sull’andamento e sul mantenimento della data prevista. Tutto il tratto ad oggi cantierizzato dovrebbe essere consegnato al 31 maggio con eventuale slittamento al 3-4 giugno per motivi legati al contratto». Praticamente una corsa contro il tempo, con tre squadre di maestranze che saranno impegnate su altrettanti fronti: «Una già impegnata sugli ultimi 200 metri non ancora pavimentati, una sulla messa in posa delle ringhiere con la predisposizione propedeutica degli ancoraggi e una sulla pubblica illuminazione». Il sindaco ha pure rispedito al mittente «qualsiasi strumentalizzazione», chiarendo che il lungomare «non è un’opera compensativa della variante di Cannitello ma una prescrizione Cipe, i cui lavori dovevano partire nel 2012. È ingeneroso giudicare quest’amministrazione su mancata vigilanza, tacciarla d’incapacità e inadeguatezza; paradossale che certe accuse vengano da chi per dodici anni non ha controllato adeguatamente. Il lungomare – ha ribadito Caminiti – è una priorità dell’ente, della città: adesso vigileremo perché i passaggi programmati siano assolutamente rispettati, atteso che il nostro ruolo non è da contraente, basti pensare che il contratto non è neanche agli atti dell’amministrazione, e infatti lo abbiamo, con accesso, richiesto a Rfi. Non intendiamo assumere né onori né oneri e continueremo a comunicare qualsiasi dubbio, minimo rallentamento o anche accelerazione».
E domani nuovo sopralluogo.
(V.e.D.)
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