CAMPO CALABRO – Il gruppo consiliare “Campo Popolare” ha disertato il civico consesso di mercoledì scorso, non presentandosi in aula sin dall’inizio della seduta. In una nota pubblicata su Facebook, ha poi spiegato con dovizia di particolari le ragioni di tale scelta.
«Cari concittadini è opportuno informarvi sui 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮.
Come avrete potuto notare nei mesi scorsi, noi consiglieri comunali di minoranza abbiamo cercato di avviare un dialogo con l’amministrazione in carica, gli argomenti hanno riguardato, naturalmente, le problematiche più complesse che interessano il territorio comunale di Campo Calabro, abbiamo cercato di farlo principalmente in consiglio poiché, nonostante i buoni propositi tanto decantati, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 che consentirebbero, secondo il nostro modo di vedere, un sano confronto tra le varie forze politiche presenti nel paese.
Tutte le volte che abbiamo provato a rivolgere delle domande, dei chiarimenti e degli approfondimenti, il sindaco e tutta l’amministrazione si trincerava dietro il “𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼”, “𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗮𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼”. Gli argomenti sollevati dai consiglieri comunali del Gruppo Consiliare “Campo Popolare” riguardavano essenzialmente le politiche sociali, la strada a scorrimento veloce Campo Calabro – San Roberto, la situazione delle scuole fortemente deficitaria, la manutenzione delle strade e altre tematiche che incidono sulla vita dei cittadini.
In occasione dell’ultimo consiglio comunale, numerose sono state le richieste da parte dei consiglieri Scopelliti e Messineo per ricevere delle informazioni sugli argomenti citati. A fronte di un intervento di 75 minuti del sindaco, sono stati dedicati a questi argomenti solo pochi secondi, senza chiarire assolutamente i motivi dei ritardi delle scelte.
Ma andiamo con ordine, apprendiamo con dispiacere che vi sono stati degli incontri tra l’amministrazione e la città metropolitana per definire il tracciato della 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗲 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗼 𝗦𝗮𝗻 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝘁𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗖𝗮𝘁𝗼𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗼𝗶 𝗶𝗻𝗻𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘂𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗾𝘂𝗶𝗻𝘁𝘂𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶. Tale scelta, assolutamente non è condivisa né dalla minoranza, ma neanche e soprattutto dalla maggioranza del paese, una decisione, quella del sindaco, che di fatto esclude Campo dal traffico veicolare e dai benefici che da esso potrebbero derivare alle attività economiche presenti sul nostro territorio. Questa soluzione che non sarà mai finanziata, vista l’anti economicità e causerà l’eterna incompiuta.
La cosa che più infastidisce è l’atteggiamento irriverente del sindaco, il quale, anziché rispettare le opinioni diverse dalle sue con risolini poco opportuni glissa sui problemi, addirittura rilascia dichiarazioni offensive. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮? “𝗖𝗵𝗶 𝘀𝗮 𝗳𝗮. 𝗖𝗵𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮, 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝘃𝗮𝗻𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗰𝗮𝗽𝗽𝗮”. 𝗩𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲? 𝗖𝗵𝗲 𝗹𝘂𝗶 𝘀𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝘃𝗮𝗻𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗰𝗮𝗽𝗽𝗮𝗻𝗼? 𝗟𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗮𝗺𝗶𝗻𝗴 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮.
Se così fosse gli amministratori non dovrebbero avere difficoltà a spiegare in Consiglio Comunale del perché da anni il cantiere della scuola materna è fermo. Non è forse vero che per assoluta incapacità si è chiusa prima la scuola e poi approvato il progetto esecutivo addossando, in maniera pilatesca la responsabilità ad altri. Sono risultate vane le promesse di riaprire la scuola a settembre 2022 così come la prospettiva di farlo nel 2023.
E che dire dei bandi di finanziamento, è appena scaduto quello sull’efficientamento energetico dove 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗮 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 avrebbe potuto 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶. 𝗗𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗹 𝗠ise 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝟯𝟮𝟬 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗘𝘂𝗿𝗼, Campo avrebbe potuto partecipare presentando 5 schede per dotare il polifunzionale, il municipio, la scuola media ed elementare del centro e di Campo Piale di impianti di raffreddamento e riscaldamento associati al fotovoltaico e agli accumulatori a costo zero.
𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼 𝟭.𝟱𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗱𝗶 € – 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘁𝗶𝘀.
Che dire della situazione disagevole delle strade comunali e del traffico caotico. Le buche di via Giudice Scopelliti, o meglio le voragini sono rimaste aperte per mesi, stesso dicasi per la zona industriale. Per non parlare poi della palestra comunale chiusa ormai da oltre 15 anni nonostante i numerosi bandi di finanziamento per arrivare oggi alla conclusione che sono stati appaltati, lavori a carico del bilancio comunale.
Ci chiediamo chi è che parla a vanvera? Chi cerca di dare un contributo positivo alla risoluzione dei problemi o chi non accetta il confronto? Chi vuole dividere il paese tra Guelfi e Ghibellini, tra chi ha sostenuto questa amministrazione e tra chi ha persino paura di criticare.
𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗮 𝗯𝗲𝗻𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲. 𝗥𝗶𝘁𝗲𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲».
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