Alla vigilia del meeting sul Ponte sullo Stretto promosso da Lions Club International, in programma domani mattina a Santa Trada di Villa San Giovanni, il clima è teso e la giornata si preannuncia particolarmente calda.
Bacchettata la sindaca Giusy Caminiti per aver concesso il patrocino del Comune all’incontro, il Pd di Villa rilancia e annuncia col segretario Enzo Musolino: «Il meeting di Salvini contro Villa, per il Ponte della Lega Nord e dei tanti interessi estranei al territorio. Il Circolo di Villa San Giovanni realizzerà, giorno 26 giugno, a partire dalle ore 9, di fronte ai cancelli del Resort Alta Fiumara di Villa, un sit-in di critica, protesta e proposta contro il cosiddetto Ponte sullo Stretto, nel contesto di un forum-meeting a favore della “grande opera” organizzato dal Lions Club e che vedrà le relazioni “pro Ponte” degli esponenti politici delle destre locali e nazionali, con la presenza annunciata del ministro Salvini».
Nelle intenzioni dei promotori, il sit-in sarà un momento «democratico e non violento, animato dai militanti Pd, con bandiere di partito al seguito e aperto al contributo di tutti gli attivisti contrari allo scempio dello Stretto».
L’invito alla partecipazione è rivolto a «tutti i sinceri democratici», conclude Enzo Musolino, allegando alla nota un’immagine della variante ferroviaria di Cannitello, realizzata nel 2012 quale opera propedeutica al Ponte lato Calabria e costata 26 milioni di euro: «Nella foto – scrive sarcastico – si può ammirare la “prima pietra” del Ponte… L’ecomostro di Cannitello».
A dare manforte ai dem villesi sarà il Pd di Reggio Calabria, che a stretto giro comunica la propria adesione al sit-in per ribadire «un secco no alla costruzione del Ponte sullo Stretto con le modalità previste dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni».
Per Valeria Bonforte e Antonio Morabito, rispettivamente segretaria Pd Reggio città e segretario Pd metropolitano, la manifestazione «servirà a ribadire la posizione del partito molto critica nei confronti della strategia posta in essere dal governo nazionale e che rischia di dare vita soltanto ad una cattedrale nel deserto nel caso in cui l’infrastruttura dovesse davvero essere realizzata. Permangono infatti dubbi sia sulla fattibilità dell’opera che sulle coperture finanziarie, ma è l’assenza di investimenti concreti su alta velocità e rete stradale di Calabria e Sicilia a offrire i maggiori dubbi sulla strategia complessiva per il rilancio della rete dei trasporti in Calabria e Sicilia».
Questi i motivi per cui il Pd chiama a raccolta la gente: «Crediamo che partecipare al sit-in di lunedì – chiudono Valeria Bonforte e Antonio Morabito – sia un atto dovuto per chiedere rispetto al governo nazionale e al ministro Salvini e una maggiore considerazione delle idee e delle proposte delle comunità interessate dalla costruzione dell’opera. Invitiamo, pertanto, la cittadinanza a partecipare numerosa per fare capire a Roma che i calabresi non hanno nessuna intenzione di sottostare a decisioni calate dall’alto senza nessuna condivisione». (fra.me.)
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