VILLA SAN GIOVANNI – L’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è avvenuta lo scorso 25 luglio, con grande soddisfazione in seno alla casa comunale. Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento” sono infatti convinti che l’ok all’ipotesi di bilancio «apre ad una pagina nuova di amministrazione della città: da quell’amministrazione creativa che ci ha accompagnato in questo primo anno di attività, presto approderemo ad una vera programmazione che dal 2024 e per le annualità successive sarà trasferita nei bilanci politici dell’ente».
«Si chiude – sottolinea l’amministrazione comunale – la fase più buia, quella della gestione straordinaria in dodicesimi e solo per spese indifferibili ed urgenti. Da ora ci saranno atti e controlli che ci accompagneranno nei prossimi anni: il dissesto non è uno scherzo e nessuno di noi fin qui lo ha usato come alibi. Abbiamo spiegato passo dopo passo ad una città che non sapeva cosa volesse dire dissesto, quali scelte si possono e quali non si possono fare; abbiamo provato a spiegare quali spese si possono sostenere e giustificare e quali no; abbiamo detto a rischio di essere impopolari perché tanti servizi ancora in questa fase non sono attivabili. Con la maggior parte dei cittadini ci siamo riusciti perché la stragrande maggioranza ha compreso perfettamente i limiti economici e giuridici derivanti da una dichiarazione di dissesto dell’ente. Se qualcuno pensa che da ieri (25 luglio, ndr) tutto torni come sempre e come prima del novembre 2021 si sbaglia e si sbaglia per due motivi: siamo in una fase delicatissima di risanamento e non possiamo commettere passi falsi e aggravare di un centesimo la già grave situazione; noi non amministriamo senza la prudenza del buon padre di famiglia e useremo risorse e opportunità prima di tutto per ricostruire un ente sano!».
«Quest’amministrazione – ricordano Giusy Caminiti e squadra – ha fatto mesi fa delle scelte e oggi ne raccoglie i frutti: la nomina di un assessore al bilancio esterno e tecnico nella persona del dottor Sergio Giordano e la nomina a responsabile del settore economico finanziario della dottoressa Alessandra Arena (dopo il “traghettamento” del segretario avv. Eros Polimeni). Ha fatto anche la scelta giusta di far trattare al settore l’istruttoria con il Ministero: certo ora ad approvazione avvenuta è facile dire di aver avuto ragione, ma noi abbiamo deciso di mettere avanti a tutto gli interessi della città e dei villesi, sostenendo un’ipotesi triennale al 2023, esattamente quella approvata. Chi, anche tra i consiglieri dai banchi della minoranza, ha proposto un’ipotesi quinquennale fino al 2025 ha giocato contro la città: nel tentativo di ingessare questa maggioranza voleva sacrificare un’intera comunità! Tutto il resto è mera strumentalizzazione (e non certo politica perché di politica in alcune affermazioni – anche grammaticalmente oltre che contenutisticamente scorrette – non c’è assolutamente nulla!) e con il nostro impegno, la serietà e la competenza delle scelte, il bilanciamento degli interessi in gioco, una seria e serena programmazione restituiremo negli anni dignità a Villa San Giovanni!».
«Sulla questione bilancio – scrive infine l’amministrazione Caminiti – hanno tentato di cucirci addosso la maglietta del “non sanno quello che fanno”. Lo sapevamo molto bene, così come conosciamo le competenze del consiglio e delle commissioni consiliari, le prerogative del ruolo di consigliere. Non abbiamo inteso sin qui rispondere alle provocazioni a mezzo stampa perché eravamo certi della bontà del lavoro svolto in fase di istruttoria e della documentazione prodotta dopo le due richieste ministeriali. I fatti ci hanno dato ragione. Agli altri resta tra le dita un inqualificabile e ripetitivo tentativo di sopravvivenza politica!
Noi abbiamo fatto il nostro per ‘chiudere’ questo dissesto e andremo in consiglio per approvare l’ipotesi come licenziata dalla Commissione, recuperare i bilanci 2021, 2022 e 2023, lavorando da subito al bilancio 2024 e programmando l’azione amministrativa. Speriamo di continuare ad avere come oggi la fiducia dei villesi e soprattutto il loro aiuto per ricostruire insieme questa comunità e disegnare il territorio che la ospita. Concludiamo in consiglio (ora sì) l’iter di approvazione e rifacciamo ripartire le lancette, come dal giorno della proclamazione!».
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