VILLA SAN GIOVANNI – «Noi siamo sempre dalla stessa parte, quella del lavoro, dei diritti, dell’ambiente. Siamo per infrastrutture necessarie e di qualità». È quanto ribadiscono il segretario del Pd villese Enzo Musolino e i componenti del direttivo Lina Vilardi, Domenico De Marco, Domenico Tedesco, Enzo Bulsei.
«A Villa San Giovanni – rilancia il Pd – siamo per il “Porto a Sud”, per combattere l’inquinamento, per non implementare il traffico nel “Porto Storico”, siamo per una mobilità locale degna di questo nome, siamo per il completamento del Lungomare e per spingere RFI al rispetto degli obblighi assunti, siamo per il Mascheramento della Variante di Cannitello, siamo per difendere le nostre coste dall’erosione e per gli interventi della Città Metropolitana, siamo per un “Porto turistico” sempre più all’avanguardia e gestito grazie a Bandi Pubblici aperti alla massima concorrenza, siamo per un’edilizia scolastica finalmente degna di Villa, per la dismissione degli affitti onerosi, siamo per interventi manutentivi di qualità e ragionati sulle infrastrutture idriche, a favore di una cittadinanza che sia finalmente libera dall’incubo dei rubinetti a secco, siamo per una Città liberata dai parcheggi selvaggi, con quartieri riconsegnati ai propri residenti, siamo per implementare i Servizi Pubblici presenti, siamo per il Poliambulatorio, per i medici di famiglia, per le ambulanze dell’Asp, per ore aggiuntive di servizi specialistici essenziali e “salva vita”, siamo per gli impianti sportivi finalmente a norma, per la libera fruizione di tutte le associazioni sportive, per consentire ai nostri ragazzi l’utilizzo di spazi pubblici e parchi privi di rischi e decorosi, siamo per il lavoro pubblico e privato, per la tutela di tutti i lavoratori, per i dipendenti del Comune e per quelli in appalto, per le maestranze private e per la diffusione in tutte le nostre imprese della cultura sindacale e prevenzionistica.
Siamo uniti, in tutte le articolazioni di Partito, per una Villa San Giovanni serena e proiettata sul futuro, senza paura e servaggio nei confronti di alcuno. Senza diktat di partiti a caccia di consenso facile sulla nostra pelle, a discapito del nostro fragile territorio».
«Questi siamo e siamo pronti – l’apertura del Pd – a spalancare le nostre sedi a tutte le iniziative aperte all’interlocuzione con i cittadini, per realizzare quel “Dibattito Pubblico” che, ad esempio, ci e’ stato sottratto per legge da Salvini e dai “Pontisti” della Lega Nord.
Chiediamo alla Sindaca Caminiti di mettere in campo, insieme a noi e ai cittadini di buona volontà – una volta raccolti tutti i dati tecnici e i pareri economici ed ambientali più competenti – una serie articolata di momenti di confronto con i residenti ormai basiti e confusi da accelerazioni e passi indietro sulla “Grande Opera”, da minacce di espropri e contraddizioni interne.
Non e’ giusto che Villa sia “giocata” su tavoli romani e milanesi che nulla hanno a che fare con la nostra Storia.
Anche il civismo può e deve fare Politica quando la scelta in campo e’ chiara, quando il destino di una Comunità e’ in gioco, quando la terzietà può essere solo equivocata».
I dem non mancano dirivolgere un appello anche al centrodestra: «E gli altri?
I meridionali in gita a Pontida e dalla memoria corta?
E i Leoni da Tastiera scatenati e irresponsabili?
E il triste passato che tenta di ritornare in gioco?
E gli strateghi della privatizzazione delle risorse e della collettivizzazione dei debiti e degli ammanchi?
A parte il “Si al Ponte” che cosa hanno da dire sul ‘lavoro povero’, sugli anni del dissesto, sui tanti problemi mai risolti, sempre rimandati, oggi utilizzati per sterile retorica partigiana?
Ed allora, chiamiamo anche i Consiglieri di Minoranza del Comune villese alla “Sveglia”, ad un sussulto di dignità!
Si abbandonino le appartenenze correntizie, le filiere simil padronali, si dismettano le guerre intestine al loro mondo imploso per un articolo in più, per un po’ di visibilità sui social.
Lavorino finalmente per Villa e non per altri, scelgano Villa e il suo progresso e non il “Mito del Ponte”, non la “bandierina” del berlusconismo ormai tramontato, agitata ora da Salvini».
E infine: «Vi aspettiamo in Città, non nascosti in qualche Hotel, accanto ai problemi veri e ai bisogni comuni. Noi ci siamo e voi tutti?».
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