Servizio idrico a Villa, sindaco e squadra replicano ai contestatori: «Avviato un processo virtuoso»

9 Gennaio 2024
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VILLA SAN GIOVANNI – «La procedura adottata dall’amministrazione di Villa San Giovanni è stata finalizzata ad avviare un processo virtuoso per la riscossione dei canoni del servizio idrico integrato». È quanto premetttono in un comunicato il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento”.

«La virtuosità di un processo di partecipazione civica  – spiegano gli amministratori comunali – presuppone il corretto e trasparente approccio di entrambi i soggetti coinvolti, l’amministrazione da una parte e l’utenza dall’altra. Ferma la disponibilità dell’amministrazione ad evitare ogni forma di vessazione ed a rimuovere ogni possibile errore (ove se ne riscontrasse oggettivamente l’esistenza), rimane altrettanto determinata l’attività di recupero delle entrate che l’Ente deve riscuotere per far fronte alle esigenze del territorio».

«Non giova ad alcuno perseguire stratagemmi finalizzati a mettere in cattiva luce l’azione amministrativa – commenta l’assessore al ramo Sergio Giordano- utilizzando la buona fede dei contribuenti, specie se con affermazioni imprecise, fuorvianti ed evidentemente assolutamente prive delle basilari conoscenze dei processi e della normativa di riferimento».

«Prescindendo dalle accuse di “…gestione economico-finanziaria superficiale e scellerata…” già utilizzate in altre occasioni poi rivelatesi inconsistenti dai risultati ottenuti (una per tutte il bilancio stabilmente riequilibrato) che denotano una reiterata azione denigratoria, siamo stati accusati come amministrazione (per voce dell’assessore Giordano e del sindaco) – continuano Caminiti e squadra – di aver indotto i contribuenti a sottovalutare l’avviso recapitato da  Agenzia delle Entrate Riscossione per il pagamento delle fatture del servizio idrico integrato.

Tali affermazioni – rimarcano ancora – assumono maggiore gravità se ci si sofferma con un minimo di attenzione ad esaminarle per comprenderne l’obiettivo: manipolare l’informazione per la solita mera contestazione contro un’amministrazione che sta portando ordine nella gestione delle casse comunali. Contestazioni finalizzate ad indurre la cittadinanza a non versare spontaneamente il debito dovuto nei confronti dell’ente, anziché comprendere ed apprezzare i meccanismi di tutela e di trasparenza adottati».

«A tal proposito, di fronte ad affermazioni che denotano profonda incompetenza in materia  (come altro potremmo definire chi non conosce la differenza tra elusione ed evasione, ruolo ed avviso bonario, istanze in autotutela- mediazione per la definizione pre contenzioso/ conciliazione per estinzione del contenzioso instaurato?), il nostro invito alla cittadinanza  – continua l’assessore Giordano – è  di rivolgersi personalmente ai nostri uffici i cui addetti sono adeguatamente preparati ad ogni attività di supporto rispetto a tutte le problematiche che potrebbero essere loro evidenziate, e/o comunque farsi assistere da professionisti opportunamente e formalmente delegati che, al pari dell’amministrazione, vogliano addivenire a soluzioni corrette ove dovesse emergere realmente un errore censurabile, senza scadere in quello che realmente è l’invito a non assolvere al proprio dovere civico».

«A cosa giova, infatti, il procurato allarme alla cittadinanza se non a sollevare contestazioni generiche che potrebbero rallentare e, quindi, aggravare le posizioni di entrambe le parti?», domanda la coalizione di governo, confermando che «contrariamente a quanto ambiguamente affermato da chi persegue interessi differenti, di essere sempre disponibile per la soluzione delle possibili problematiche che dovessero presentarsi nei rapporti con la cittadinanza, chiarendo che non si pongono “vincoli” ma rispetto di regole e procedure per la tutela di tutti».

«Ad oggi, giusto per essere precisi, sulla base di 7.025 utenze – concludono Caminiti&Co – si sono registrate a protocollo 114 richieste di documentazione e soltanto 38 richieste di variazione quindi se proprio si vuole tradurre in percentuale abbiamo registrato il 2,28% di richieste in realtà ben più basse del 5% dichiarato in consiglio. Il segnale è decisamente chiaro: la cittadinanza esprime un alto senso civico».

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