Villa, sulle bollette idriche monche il Codancos rilancia: «Il cittadino potrà scegliere la soluzione migliore»

17 Gennaio 2024
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VILLA SAN GIOVANNI – La responsabile provinciale Codacons, avv. Antonia Condemi, nei giorni scorsi, ha replicato all’amministrazione comunale in merito alla vicenda delle bollette idriche monche.

«Dopo tanto tempo, da quando circa un mese come fa come Codacons abbiamo sollevato la problematica delle bollette idriche poco chiare e trasparenti, l’amministrazione comunale interviene per ricordare il dovere civico di pagare le tasse e i tributi. Dovere che nessuno ha mai inteso mettere in dubbio, visto un primo comunicato ufficiale della nostra Associazione che invitava i cittadini a verificare le bollette idriche per il tramite degli uffici competenti. Tant’è vero tutto ciò che nella nostra pagina ufficiale social venivano inseriti gli avvisi del responsabile del settore tributi dell’ente.

A questo, visto il silenzio perdurante del governo locale e le continue difficoltà riscontrate in città con file chilometriche e disagi  dei cittadini presso gli uffici per avere i giusti ragguagli, abbiamo avviato un servizio di assistenza gratuita e professionale ai contribuenti nella speranza di poter fare un servizio utile che potesse essere a vantaggio e snellire il pesante lavoro di verifica su un intero ruolo che era monco delle condizioni fondamentali per fare capire al cittadino “cosa paga”. Tutto ciò è assolutamente incontestabile ed è frutto di diversi comunicati della nostra Associazione. A questa nostra attività di supporto alla cittadinanza, con enorme sorpresa riscontriamo dei toni assolutamente inopportuni da parte dei referenti dell’amministrazione che accusano, pur non citandoci mai, di strumentalizzazione politica e di voler fare confusione negli organi di stampa o addirittura di procurato allarme.

Appaiono veramente fuori luogo le accuse che, in modo indiretto, ci vengono rivolte, tenuto conto che la nostra finalità è quella della tutela del diritto del cittadino che è stato assolutamente calpestato tenuto conto che ad oggi moltissimi cittadini non hanno ancora ricevuto l’avviso di pagamento, e tutti, ribadiamo tutti, non hanno ricevuto la fattura dettagliata al fine di comprendere quale sia il reale consumo o presunto tale visto che è evidente che tale situazione è frutto di consumi presunti e non di letture reali, se non in pochissimi casi dei contatori.

Ed a chi ci accusa di incompetenza, forse per coprire la propria responsabilità nella gestione dei tributi in modo non chiaro e trasparente, rispondiamo di “stare sereno” perché l’alto senso di responsabilità del ruolo che ricompriamo e la totale capacità di valutazione delle tantissime fattispecie di anomalie accertate nell’avviso emesso dall’agenzia delle entrate per conto dell’ente, saranno oggetto di una giusta valutazione al fine di definire la strada più giusta e più corretta per la tutela del contribuente e con altrettanta buona fede da parte dei tecnici dell’associazione, il cittadino potrà scegliere la soluzione migliore da adottare.

È chiaro che la normativa ARERA in materia supporti oltremodo le nostre “ragioni” ma il dovere civico del pagamento del tributo rimane un principio fondamentale che deve essere rispettato da entrambi le parti in termini di diritto ad avere un tributo da pagare determinato o facilmente determinabile e soprattutto reale e non presunto. Tutto ciò il settore tributi dell’ ente non lo ha garantito nel momento in cui ha scelto un sistema contorto altroché virtuoso visto che non ha inteso mandare la fattura dettagliata all’ ente che ha avuto disagi e difficoltà enormi per poterla reperire ed anche questo aspetto è assolutamente incontestabile da parte dei tecnici del governo locale che dovrebbero immedesimarsi nelle difficoltà create e non sbilanciarsi in numeri non reali visto che oltre 7000 sono gli iscritti a ruolo idrico e tutti si trovino nelle condizioni di non avere ricevuto la fattura dell’ acqua ed i relativi consumi, ai sensi della normativa ARERA vigente e dei principi di trasparenza e chiarezza degli atti amministrativi emessi dalla pubblica amministrazione.
Pertanto siamo costretti a rispedire al mittente le accuse di strumentalizzazione che implicitamente ci vengono rivolte nella certezza che si è persa una ulteriore occasione per un dialogo costruttivo con chi da tempo, in materia di tributi, ha dato evidenti segnali di collaborazione, seppur evidenziando le gravissime criticità nella gestione dei tributi comunali a danno dei nostri interlocutori principali, ovvero i cittadini e contribuenti villesi».

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