VILLA SAN GIOVANNI – Sono stati i cittadini a dettare la linea nel corso della riunione organizzata nell’ultimo sabato dal Codacons sulle criticità relative al servizio idrico.
L’associazione a tutela dei consumatori, rappresentata dalla presidente provinciale Antonia Condemi e dal referente locale Antonio Messina, ha sintetizzato l’andamento dell’incontro in cinque punti. Partendo da un’intenzione: «Avanti con i formali reclami, in attesa che l’Ente comunichi ufficialmente il rimborso ai cittadini che hanno già provveduto ad acquistare il contatore ed alle spese di un nuovo contratto, nonché alla tempestiva modifica del regolamento comunale che in ottemperanza alla normativa in vigore ed alle deliberazioni dell’Arera che riconduca in capo al gestore del servizio (Comune) la proprietà e l’obbligo di manutenzione dei misuratori».
Sui nuovi avvisi, poi, il Codacons specifica: «Per quegli utenti che abbiano riscontrato errori e divergenze tra i consumi presunti fatturati e quelli reali verrà riemesso l’avviso senza, quindi, tenere conto della scadenza del 31 marzo e prevedendo nuove scadenze».
E tornando ai reclami, pertanto, informa che è già partito l’inoltro degli stessi, «presupposto indefettibile per avviare eventuali conciliazioni nel caso in cui l’Amministrazione non fosse consequenziale».
Il quarto punto riguarda la riduzione del 20% su tutte le fatture: «La chiara richiesta del Codacons, consegnata via Pec al Comune. In virtù della mai risolta questione di carenza idrica, dei continui guasti e interruzioni improvvise di erogazione dell’acqua, è stata quella di procedere ad un taglio lineare di tutte le fatture detraendo il 20% della somma richiesta. Su questo tema si attende ancora la determinazione dell’Amministrazione, poiché il sindaco ha riferito di avere trasmesso l’atto a chi di competenza(?)».
E infine, a distanza di quasi trenta giorni dalla riunione avvenuta su richiesta dell’Amministrazione comunale, il Codacons sottolinea: «Si resta in attesa del verbale che avrebbe già dovuto essere redatto e in funzione del fatto che è stato prestato il consenso alla registrazione audio in relazione all’art. 13 e ss. del Gdpr 679/2016 (Regolamento europeo protezione dei dati personali), anche della copia integrale del file audio registrato dall’assessore Giordano, presente all’incontro».
(Francesca Meduri – Il Quotidiano del Sud 5 marzo 2024)
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