Villa, FdI punge i “No Ponte”: «Sicuri che la città non voglia l’opera?»

28 Maggio 2024
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VILLA SAN GIOVANNI – La manifestazione indetta dalle associazioni sfavorevoli alla realizzazione del Ponte rappresenta la prima occasione per la professoressa Mariella Idotta, neo responsabile del dipartimento enti locali di FdI di Villa San Giovanni, per intervenire in merito a quanto accaduto in città nei giorni passati.

«Nel rispetto massimo delle posizioni e del sacrosanto diritto di protesta avverso la realizzazione del collegamento stabile nello stretto, appare chiaro a tutti – sostiene Idotta – che il numero esiguo di partecipanti, sicuramente inferiori rispetto alle aspettative degli stessi organizzatori e la ridotta partecipazione dei cittadini villesi apre forti dubbi sulla volontà stessa del nostro territorio di “non volere l’opera”. A ciò si aggiunge che la stessa è sembrata una manifestazione fortemente strumentalizzata da posizioni politiche e sindacali contro il governo Meloni e contro l’opera ponte attuale. Ovviamente il paradosso è chiaro anche ai non addetti ai lavori visto la scarsa coerenza di un PD che oggi è sfavorevole al progetto ponte attuale nel mentre era favorevole al ponte di Renzi e degli altri governi a guida PD che non hanno mai nascosto la loro posizione favorevole all’ opera. Oggi, a poche settimane dal voto europeo, vedere sfilare personaggi politici di PD e 5 Stelle sconosciuti al territorio Villese da sempre mi fa sorgere il ragionevole dubbio di una loro partecipazione     politica     e      non      realmente      interessata      alla      “questione      Villa”».

FDI: «Noi a tutela del territorio e dei possibili espropriandi»

«Non c’è bisogno di manifestazioni alcune per garantire questi diritti fondamentali alla nostra città. Appare chiaro comunque che, indipendentemente da tali valutazioni di carattere politico, che al nostro Partito invece interessa una posizione di esclusiva tutela del territorio che non si è sicuramente riscontrata nell’ amministrazione comunale in carica che ha visto nella sua massima rappresentanza, momenti di esaltazione verso l’ opera rispetto a momenti opposti a seconda dello scenario nel quale partecipava l’amministrazione in carica con una evidente contraddittorietà di posizioni in base al momento che sono stati la causa di confusione anche nella stessa popolazione. A ciò si aggiunge una scarsa comunicazione che è stata solo parzialmente colmata con l’apertura di uno sportello informativo presso gli uffici comunale. Ma comunque e evidente un doppiogiochismo del governo locale che ha portato ad una forma di apatia del Villese che non si è sicuramente sentito realmente “dentro” il problema o l’opportunità ponte. Come dipartimento di FdI ritengo prioritaria la tutela del territorio e non di posizione politiche personali o di maggioranza locale nel convincimento di proposte chiare da fare al governo nazionale che “se” accolte potrebbero essere la nuova chiave di lettura dell’opera ponte in Città. Decreto per Villa, unica garanzia di tutela».

«Un vero e proprio decreto per l’area dello stretto e per i territori coinvolti alla realizzazione dell’ opera che tenga conto degli iniziali e non brevi disagi derivanti dall’ impatto dell’ apertura dei cantieri, dalle garanzie urbanistiche che vanno date al territorio che non possono essere superate con i numeri inadeguati del personale tecnico e amministrativo delle nostre strutture comunali ai fini della realizzazione di un vero piano di ricostruzione in aree che possano consentire il cittadino espropriato della propria casa di sentirsi realmente appagato da una situazione realmente difficile derivante dal dover lasciare la propria abitazione. Garanzie reali a supporto di ogni singola famiglia espropriata avverso possibili speculazioni edilizie che andrebbero a creare difficoltà enormi a diversi nuclei familiari che hanno concentrato nell’ investimento immobiliare familiare tutti i propri risparmi e che non possono essere lasciati soli».

«Pertanto queste condizioni se concrete e garantite potranno essere la base di un vero programma di assistenza delle famiglie e della Città che si possa preparare all’ impatto ponte in modo costruttivo e che non sia merce di scambio politico elettorale da parte di chi, dopo le Europee, si dimenticherà del territorio e delle sue problematiche irrisolte collegate all’ inquinamento, ed alla viabilità cittadina fortemente compromessa dalla posizione strategica quale terminale europeo da e verso la Sicilia».

«Ci vogliono le “giuste risposte”»

«Ben vengono le osservazioni e le stesse richieste degli organi tecnici competenti e dello stesso Ministero dell’ambiente alla società SDM affinché vi siano quelle garanzie che mettono a tacere i “no ponte” ideologicamente contrari e tranquillizzano tutti coloro che vedono l’opera in modo negativo per mancanza di una totale conoscenza a causa di una comunicazione non sempre ottimale verso il territorio. Ma è evidente che si parla dell’opera a livello internazionale più importante che non può essere svilita per posizioni ideologiche storiche che sempre di più si stanno consegnando alla storia e non ai fatti concreti. Queste dovrebbero essere le basi di un ragionamento che potrebbe coinvolgere tutte le forze sociali e politiche del territorio affinché la questione ponte non sia solo strumento di propaganda elettorale ma reale tema di confronto sul territorio». 

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