VILLA SAN GIOVANNI – «Ma l’ordinanza sindacale n. 8 del 17/06/2024 per la prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi nel periodo estivo del sindaco di Villa S. Giovanni vale solo per i terreni privati o anche per quelli pubblici?».
Inizia con questa domanda la lettera sfogo di una cittadina di Porticello, stanca di elemosinare un intervento del Comune per la pulizia del cortile dell’ex scuola elementare del paesino a nord di Villa San Giovanni.
Segnalazioni e sopralluoghi sul posto non hanno portato a nulla, mentre aumentano il degrado e i pericoli per la salute e incolumità pubblica.
Una situazione di completo abbandono con vegetazione alta più di due metri che arriva fin dentro l’abitazione della signora, che continua con una serie di domande legittime: «Nel caso di violazione da parte del Comune di Villa S. Giovanni del presente provvedimento il Corpo di Polizia Locale potrà intervenire? La sanzione che va da € 1.032,91 a € 10.326,14 chi la dovrebbe pagare? Il responsabile dell’ufficio tecnico? L’assessore? Il sindaco? O il Comune con i soldi dei cittadini».
Il timore della signora è che possa innescarsi un incendio, come è successo – ricorda nella lettera – qualche anno fa rischiando addirittura di morire perché le fiamme e il fumo avevano raggiunto l’interno della sua abitazione e solo grazie ad alcuni vicini che hanno rotto la porta è riuscita a salvarsi.
Ma il pericolo è anche per i più piccoli: «Il cortile – sottolinea infatti la signora – è confinante con il parco Karol che dopo essere stato pulito da alcuni volontari è frequentato da molti bambini, che rischiano ogni giorno di avvistare topi, bisce, insetti vari».
«Diversi amministratori compresi quelli attuali – prosegue la lettera – avevano promesso di riqualificare l’area per creare uno spazio per far giocare i bambini visto che a Porticello non esiste uno spazio per giocare a pallone, fare giri con la bici o organizzare eventi».
Insomma, «se a questa amministrazione piace predicare bene ma razzolare male», la cittadina della lettera sfogo intende cambiare metodo: «Non più solleciti, ma denunce». (Redazione)
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