Il Codacons di Reggio Calabria ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, esprimendo «profonda preoccupazione per la recente riapertura della fermata ferroviaria di Cannitello, situata nel comune di Villa San Giovanni, in Calabria. La stazione, riaperta dopo dieci anni, è risultata inaccessibile alle persone con disabilità a causa delle numerose barriere architettoniche presenti».
L’Associazione dei Consumatori ha evidenziato come «la fermata di Cannitello, situata in una zona strategica per il collegamento tra la Calabria e la Sicilia, rappresenti un punto cruciale, specie nel periodo estivo, per la mobilità dei cittadini. La mancanza di accessibilità non solo limita la libertà di movimento delle persone con disabilità, ma compromette anche il diritto di tutti i cittadini a usufruire di un servizio pubblico essenziale».
«Situata in area turistica molto suggestiva e frequentata, a ridosso del pilone Calabrese dove, nelle scorse settimane, l’atleta Jann Roose ha provato ad attraversare lo Stretto di Messina attraverso una fune, facendo conoscere questi luoghi meravigliosi in tutto il pianeta per la portata mondiale dell’evento».
Nella lettera, l’Associazione sottolinea come «la mancanza di accessibilità rappresenti una grave violazione dei diritti delle persone con disabilità e un’offesa alla dignità umana. La stazione, infatti, non dispone di rampe di accesso, ascensori o altri strumenti necessari per garantire l’accesso ai binari a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche».
L’Associazione dei Consumatori aveva già inviato una contestazione al presidente della Giunta regionale per la Calabria, all’assessore ai Trasporti della stessa Regione e alla società Rete ferroviaria italiana, senza ottenere risposte. Solo il garante regionale delle persone con disabilità è intervenuto per esprimere la propria solidarietà.
Il presidente dell’Associazione, Antonia Condemi, ha dichiarato: «È inaccettabile che nel 2024 si debba ancora lottare per il diritto all’accessibilità. La riapertura della fermata di Cannitello avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti per la comunità, ma invece si è trasformata in un simbolo di esclusione e discriminazione».
L’Associazione dei Consumatori ha quindi chiesto «un intervento immediato da parte delle autorità competenti per adeguare la stazione agli standard di accessibilità previsti dalla legge. Inoltre, invita il presidente della Repubblica a farsi portavoce di questa istanza, affinché vengano adottate misure concrete per garantire il diritto alla mobilità per tutti i cittadini».
La lettera è, di fatto, un appello alla solidarietà e alla giustizia sociale: «Non possiamo permettere che le persone con disabilità siano lasciate indietro. È nostro dovere garantire che ogni infrastruttura pubblica sia accessibile e inclusiva, affinché tutti possano vivere con dignità e autonomia».
«L’importanza di un intervento tempestivo è essenziale per evitare ulteriori disagi e discriminazioni», ha evidenziato Condemi per poi concludere: «La nostra richiesta non è solo una questione di diritto, ma di civiltà. Ogni cittadino deve poter accedere ai servizi pubblici senza ostacoli».
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