di FRANCESCA MEDURI
VILLA SAN GIOVANNI – I lavori di completamento del lungomare villese, annessi a quelli di mascheramento della variante di Cannitello, non dovrebbero riprendere nel brevissimo termine. La situazione si è infatti complicata, come spiegato dagli amministratori comunali nel corso dell’ultimo civico consesso.
La perdita di valore dell’appalto: da 7 a 2,8 milioni di euro
Il punto è che, con la ripresa dell’iter del progetto del Ponte, la variante di Cannitello non si può toccare, trattandosi di un’opera propedeutica allo stesso e di un’area di cantiere per la realizzazione della mega infrastruttura; per lo stesso motivo, non si possono toccare nemmeno 400 metri di lungomare compresi nel lungo tratto ancora da ultimare, quello ricadente nella frazione di Cannitello (lungomare “Fata Morgana”).
Da qui la perdita di valore dell’appalto da 7 milioni di euro, che senza il mascheramento della variante sono diventati 2 milioni e 800 mila euro, e la conseguente intenzione della ditta che si era aggiudicata i lavori e riqualificato il primo tratto della via marina (lungomare “Cenide”, dagli imbarchi a tutta l’area del quartiere di Pezzo), di far valere il proprio diritto di risoluzione del contratto d’appalto.
Come se non bastasse, è arrivato il “dietrofront” di Rfi: l’ente attuatore delle opere non sembra interessato ad andare avanti, e ha invitato il Mit a decidere le sorti del cantiere, nello specifico se Rfi debba consegnarlo alla Stretto di Messina Spa o direttamente al Comune di Villa San Giovanni che lo ha richiesto. L’assessore al ramo Albino Rizzuto e il sindaco Giusy Caminiti, sollecitati dal consigliere di minoranza Filippo Lucisano, ne hanno parlato appunto durante il recente consiglio comunale.
Risolta la questione della morosità
L’amministrazione ha inoltre ripercorso il difficile iter per risolvere la morosità (dal 2014) dell’ente comunale nei confronti del Demanio marittimo per l’occupazione del lungomare e la relativa concessione, che non era stata rinnovata in autoconcessione. La procedura è iniziata nell’autunno del 2023, col Comune ancora senza bilancio, per concludersi tra fine marzo e inizio aprile 2024 con l’ottenimento della concessione in virtù del pagamento dei canoni arretrati e della sanzione per occupazione abusiva.
In sostanza, i lavori del primo tratto del lungomare erano stati avviati «illegittimamente, senza titolo», hanno rimarcato sia Rizzuto che Caminiti soffermandosi inoltre sul modus operandi di Rfi: «Oggi che potremmo riprendere i lavori – così l’assessore – si mette “di traverso” perché c’è il vincolo del Ponte». E il sindaco, ricordando che la fine dei lavori era prevista per il 28 febbraio 2022, ha aggiunto: «Noi ci faremo valere per il danno alla comunità. Rfi non fa una gran bella figura in merito lungomare di Cannitello». E sulla decisione del Mit: «Se ci saranno risultati, lo diremo», ha concluso Caminiti.
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