Nell’ambito di un’attività di tutela ambientale, svolta dalla Polizia metropolitana di Reggio Calabria, diretta dal comandante Francesco Macheda, è stato deferito il titolare di una nota azienda reggina per il reato di inquinamento.
L’uomo è ritenuto presunto responsabile di gravi illeciti ambientali, in particolare per aver immesso nella condotta fognaria comunale di Reggio Calabria, ingenti quantità di rifiuti liquidi che sarebbero giunti, mediante la stessa condotta, all’impianto di depurazione comunale di Gallico Marina.
Questo comportamento ha avuto serie ripercussioni sul ciclo depurativo del depuratore comunale, con potenziale compromissione della qualità delle acque e mettendo a rischio la salute pubblica.
L’indagine è scaturita da una lunga attività investigativa durata anni, consistente nella raccolta di informazioni ed in particolare delle segnalazioni della società ‘Idrorhegion’, attuale conduttore della rete fognaria cittadina; in tal modo è stato possibile realizzare un monitoraggio attento e dettagliato delle attività illecite dell’azienda in questione.
Gli agenti della Polizia metropolitana hanno lavorato incessantemente per raccogliere prove e informazioni che potessero attestare l’illecito. Grazie a un’analisi approfondita e alla collaborazione con altri Enti, ArpaCal in primis, gli inquirenti sono riusciti a delineare un quadro chiaro della situazione, portando infine all’individuazione del titolare dell’azienda.
I dati raccolti hanno confermato non solo le irregolarità riscontrate, ma anche l’entità dell’inquinamento causato, evidenziando un potenziale pericolo per il sistema depurativo e, conseguentemente, per l’ecosistema locale.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di tutela del patrimonio ambientale da parte della Polizia metropolitana di Reggio Calabria, i cui operatori continuano a svolgere un lavoro incessante e fondamentale per garantire la legalità e la sicurezza ambientale. La professionalità e la dedizione degli agenti rappresentano un deterrente per chiunque pensi di eludere la legge a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Questa azione esemplare sottolinea l’importanza della prevenzione e della repressione degli illeciti ambientali, evidenziando come la sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine possa portare a risultati significativi. L’auspicio è che episodi come questo possano fungere da monito per tutti coloro i quali sacrificano il bene comune per gli interessi personali, affermando un messaggio chiaro: l’inquinamento e la violazione delle normative ambientali non saranno tollerati.
L’attività di controllo del territorio prosegue con determinazione a tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di preservare il patrimonio naturale e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
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