VILLA SAN GIOVANNI – «Villa San Giovanni ha bisogno di mantenere il carisma salesiano, unendosi alle suore di Don Bosco che (nella riorganizzazione programmata delle loro strutture) devono con grande dolore ‘sacrificare’ la loro presenza a Villa: uno sforzo corale di tutta la nostra comunità permetterà di trovare la soluzione giusta, perché la Città tutta non perda la sua comunità educante per eccellenza». Così l’amministrazione comunale sulla vicenda dell’addio delle suore di Maria Ausiliatrice all’asilo “Genova Firenze”.
«Toccava alle Figlie di Maria Ausiliatrice e non all’amministrazione comunale (così come da accordo con la vicaria ispettoriale) – precisano sindaca e squadra – comunicare la decisione da loro assunta.
Condividiamo con la comunità villese la tristezza, ma con la stessa tenacia di sempre continueremo a lavorare – promette l’amministrazione Caminiti – per mantenere una rappresentanza religiosa all’interno del Genova Firenze.
Abbiamo dovuto prendere atto – l’amministrazione illustra i motivi, tra i quali non rientra l’assenza del contributo comunale, alla base della decisione delle religiose salesiane – dei problemi legati alle poche vocazioni, all’anzianità delle suore, all’essere Villa tra due case salesiane importanti (a pochi chilometri da Reggio Calabria e vicino a Rosarno): ma soprattutto sappiamo quanto la scelta sia stata dolorosa per le suore salesiane, che da oltre un decennio fanno i conti con questi problemi. Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile perché ciò non accadesse. Lo hanno fatto i laici e le associazioni, ma anche loro patiscono assenze. Lo ha fatto anche quest’amministrazione comunale, allorché ha capito che l’agibilità della struttura era la pre condizione per garantire la prosecuzione della scuola paritaria. Così mantenendo fede all’impegno assunto con suor Angela Elicio e prendendo ad esempio la scuola salesiana di Reggio che offre un servizio 0-6 anni, abbiamo partecipato al bando PNRR asili nido ed ottenuto un finanziamento di 720mila euro per il Genova Firenze, il cui progetto prevede l’adeguamento strutturale, il rifacimento di tutta l’impiantistica, l’antincendio, la sistemazione delle stanze che ospitano il dormitorio per le suore (garantendo anche alloggi adeguzsxati e funzionali alla loro permanenza)».
Concludono Caminiti&Co: «Il nostro impegno, adesso, insieme ai cittadini e alle associazioni volenterose, deve essere quello di fare in modo che venga mantenuto il carisma salesiano all’interno del Genova Firenze. Un impegno che ovviamente va coltivato. Tutti insieme dobbiamo tornare ad essere quella comunità che si unisce per trovare delle soluzioni valide, delle soluzioni credibili, delle soluzioni vere. In questo momento non serve a nulla strumentalizzare un fatto doloroso per ciascuno di noi. La politica è bene comune e solo dal confronto tra tutti e con tutti possiamo generare percorsi nuovi che permettano agli insegnamenti di Don Bosco di continuare a generare buoni frutti in questa Città».
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