Per il Tribunale delle Imprese di Roma è «inammissibile» il ricorso proposto da 104 cittadini contro Stretto di Messina Spa, la società concessionaria per il Ponte sullo Stretto.
I ricorrenti, rappresentati dagli avvocati Aurora Notarianni e Giuseppe Vitarelli, sono stati condannati al pagamento di spese legali per 238 mila euro.
La “class action” puntava a ottenere la cessazione immediata delle attività finalizzate all’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, contestando la violazione dei principi di diligenza e correttezza.
Ma il Tribunale ha bocciato l’istanza, sottolineando tra le altre cose che la procedura di approvazione è ancora in corso e che non è stato certificato nessun danno ambientale imminente connesso al progetto.
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