«La visita “segreta” del presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Carlo Doglioni, a Villa San Giovanni, rappresenta uno sgarbo istituzionale che non può passare inosservato. Questo episodio mette in discussione i principi fondamentali di correttezza e collaborazione tra le Istituzioni. La trasparenza non è solo un valore morale, ma uno strumento concreto per costruire fiducia e legittimazione tra i cittadini e le Pubbliche amministrazioni».
Con queste parole la senatrice della Lega Tilde Minasi interviene su quello che è stato definito anche dai media un caso di gestione opaca e inappropriata, ovvero il colloquio, tenuto nascosto, tra la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti e il Presidente Doglioni, recatosi quest’ultimo a Villa a incontrare appunto un’Amministrazione comunale contraria al Ponte sullo Stretto, anziché andare a Messina, dove era atteso per un’audizione ufficiale sull’opera.
«Questo genere di azioni – prosegue la senatrice leghista – non aiuta a creare il clima di fiducia che dovrebbe invece avvolgere un progetto strategico come il Ponte sullo Stretto. Pur riconoscendo la legittimità delle diverse opinioni, è fondamentale che tutto avvenga alla luce del sole, senza ambiguità o reticenze, soprattutto quando si parla di Infrastrutture che impattano la vita di intere comunità.
In questi mesi – incalza Minasi – io stessa, interessando il Ministro Salvini, ho avuto diverse interlocuzioni con la sindaca Caminiti proprio per discutere della realizzazione del Ponte e raccoglierne le istanze, in modo da trovare un percorso condiviso che porti benefici a tutti i territori interessati. Tali confronti, pur a volte caratterizzati da divergenze, si sono sempre svolti nella cornice del rispetto reciproco e della ricerca di una sintesi costruttiva. Perché non continuare su questa strada?
Il Ponte non è un’opera ordinaria, ma – tengo sempre a ricordarlo – un progetto strategico per il Sud e per il futuro dell’intero Paese: ogni decisione e ogni confronto su questo progetto – dice ancora la Senatrice – devono essere condotti con la massima trasparenza. Occorre evitare che episodi come questo compromettano il dialogo tra le parti coinvolte, perché appunto un confronto corretto è essenziale per il successo dell’iniziativa.
Di fronte a questa situazione, dunque – aggiunge Minasi – ritengo necessario che Carlo Doglioni fornisca spiegazioni pubbliche sulle motivazioni che hanno portato alla segretezza dell’incontro. I cittadini e le istituzioni locali hanno il diritto di essere informati su decisioni e confronti che riguardano un progetto di tale importanza.
Il rispetto delle regole istituzionali e la trasparenza non può, infatti, essere mai sacrificato. Il Ponte non può diventare ostaggio di strategie opache o decisioni prese dietro le quinte. Se vogliamo davvero agire nell’interesse dei cittadini – conclude la Senatrice – dobbiamo garantire che ogni discussione avvenga pubblicamente e nel rispetto delle regole. La trasparenza è la base imprescindibile su cui costruire un progetto condiviso e di successo».
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