CAMPO CALABRO – Il gruppo consiliare Primavera Campese interpella l’Amministrazione comunale sullo stato di degrado delle strade interpoderali. Identica situazione di abbandono delle vie agricole era stata denunciata, nel 2015, dall’allora consigliere di minoranza Sandro Repaci, poi eletto sindaco nel 2017 e riconfermato alla guida della cittadina nel 2022. Ma dopo aver sollevato il problema nelle vesti di oppositore della giunta di Mimmo Idone, Sandro Repaci non l’ha comunque risolto nel ruolo di primo cittadino: le arterie interpoderali sono rimaste tali e quali, se non peggiorate. Paradossale ma è così. Ecco perché Rocco Messineo, Giovanni Richichi e Pino Buda, consiglieri di Primavera Campese, vogliono vederci chiaro, cominciando a ripercorrere l’intera vicenda.
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articolo Villaedintorni.it giugno 2015
«Nel 2015, Sandro Repaci, allora consigliere di minoranza e oggi sindaco di Campo Calabro, – ricorda in primis la minoranza – denunciava pubblicamente il grave stato di abbandono delle strade interpoderali, percorsi fondamentali non solo per la viabilità agricola, ma anche per il patrimonio storico e paesaggistico del paese. Con un intervento acceso e dettagliato, Repaci sottolineava l’urgenza di interventi di manutenzione e valorizzazione, invitando le istituzioni locali a non ignorare una risorsa vitale per la comunità e il territorio».
«Tuttavia, a distanza di dieci anni, con Repaci ormai al governo della città, la situazione – osservano i consiglieri di Primavera Campese – non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata. Le strade, che una volta erano percorsi suggestivi e vitali per l’agricoltura, oggi sono in uno stato di degrado totale. La strada di collegamento tra San Martino e Timpanari nella zona “Colosi” è resa impraticabile sterpaglie che invadono l’intero tracciato e smottamenti che impediscono il passaggio. La via Abbadessa, uno degli ultimi tratturi agricoli nel cuore del paese, è ora completamente inghiottita dalla vegetazione, diventando invisibile e inaccessibile».
Un evidente peggioramento che ha spinto il gruppo consiliare Primavera Campese a prendere una posizione chiara e decisa, presentando un’interpellanza ufficiale in cui chiedono all’Amministrazione Repaci «di spiegare pubblicamente perché, a distanza di dieci anni, nulla sia cambiato e le promesse di valorizzazione e manutenzione delle strade interpoderali siano rimaste lettera morta».
«È fondamentale che l’Amministrazione comunale dia risposte chiare e concrete – si legge nel documento presentato dal gruppo Primavera Campese – Il degrado delle nostre strade interpoderali è sotto gli occhi di tutti, e non può più essere ignorato. Non si tratta solo di rimuovere sterpaglie o sistemare qualche buca, ma di restituire a queste strade il ruolo che meriterebbero per la nostra comunità, sia dal punto di vista agricolo che culturale».
In particolare, Primavera Campese ha sollecitato la squadra di governo «a presentare un piano concreto di manutenzione e valorizzazione delle strade interpoderali. Si tratta, infatti, di percorsi – spiegano i tre consiglieri comunali – che non solo servono per le necessità quotidiane dei proprietari dei fondi agricoli, ma sono anche un elemento distintivo del patrimonio storico e paesaggistico del paese, che merita di essere tutelato e valorizzato».
«Chiediamo un impegno serio e tempestivo per salvaguardare queste strade, che sono il cuore pulsante della nostra tradizione agricola e della nostra identità culturale – rilanciano i consiglieri di Primavera Campese – I cittadini meritano risposte, e soprattutto meritano un’Amministrazione che sia coerente con i propri impegni e con le proprie parole».
«In questo clima di crescente frustrazione, l’interpellanza del gruppo consiliare – termina il comunicato di Primavera Campese – rappresenta un tentativo di fare pressione su un’Amministrazione che, nonostante le promesse, ha mostrato di non aver saputo affrontare un problema che ormai persiste da anni. I cittadini di Campo Calabro aspettano da troppo tempo azioni concrete, non solo dichiarazioni. Ora più che mai, è necessario che l’Amministrazione risponda e agisca in modo tangibile per fermare l’ulteriore degrado delle strade interpoderali e restituire alla comunità il patrimonio che le spetta di diritto». (f.m.)
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